Composizioni per strumento solista e orchestra

Un doppio concerto con una combinazione insolita di solisti che si ricollega idealmente al concerto grosso barocco e alla sua caratteristica contrapposizione tra “soli” e “tutti”. Il primo movimento si caratterizza da un’alternarsi di sezioni contrastanti ritmiche e melodiche, collegate spesso da cadenze degli strumenti solisti che suonano quasi sempre insieme, formando un unico oggetto sonoro. Elementi tematici del primo movimento danno vita ad ampie melodie accompagnate nel successivo Andante che riecheggia una cantabile Romanza con una sezione centrale ritmica e contrastante. Energico e asciutto il terzo movimento che coinvolge solisti e orchestra in un gioco ritmico incessante. L’entrata in scena del clarinetto basso, gli echi della musica pop, le armonie jazz e un aspro sapore stravinskyano lo rendono assai frizzante.

Il concerto è composto da tre movimenti molto contrastanti fra di loro. Il primo movimento ha un carattere un po’ giocoso e spensierato, vicino alla musica postminimalista americana. Si alternano episodi ritmici ad episodi più lirici.  Il secondo movimento ha un carattere sospeso. La parte pianistica accena linee melodiche spezzate tra i vari registri sopra un contrappunto di note lunghe (prevalentemente armonici) degli archi. Il terzo movimento  riecheggia in modo ironico un linguaggio bartokiano-stravinskyano attraverso una scrittura percussiva con molti spunti melodici e ritmici dalla musica balcanica.

La composizione è vincitrice nel 2017 del Concorso di composizione musicale nella tradizione ebraica ed è stata trasmessa su Rai Due durante la trasmissione “Sorgente di Vita” ed eseguita dal vivo su Rai Radio Tre durante la trasmissione “Piazza Verdi”. Il termine Shirah significa canto in ebraico e sintetizza il carattere melodico del brano.Si tratta di una melodia scura e malinconica, affidata al timbro della viola solista. Nell’a solo di apertura essa si sprigiona dal registro grave dello strumento per raggiungere in un crescendo energico il registro acuto. La composizione è strutturata in diversi episodi d’insieme, collegati da alcune parti solistiche della viola che vengono accompagnate solo dai pizzicati del violoncello. Il quartetto accompagna inizialmente la parte solistica ma presto le parti del quartetto si sciolgono in un dialogo con essa. Nell’episodio centrale l’atmosfera diventa più tesa e drammatica. I ribattuti meccanici del quartetto contrastano gli slanci melodici della viola, sviluppando un discorso che culmina in un crescendo sull’acuto. Nell’episodio seguente la melodia malinconica della viola ritorna variata ma presto viene abbandonata dal quartetto nell’ultimo a solo di viola che sfocia in una chiusura d’insieme vigorosa e dal carattere rabbioso.

Prima esecuzione: Casa della musica Parma

Speciale Rai Due durante la trasmissione Sorgente di Vita del 25/12/2017

Esecuzione insieme a Emilio Eria durante load trasmissione Piazza Verdi – Rai Radio Tre del 25/01/2020

La composizione è costruita con elementi ritmici e melodici della musica popolare albanese. Il clarinetto è uno strumento molto usato in questo tipo di musica ed esprime al meglio il carattere malinconico e nostalgico della composizione. Formalmente il brano si divide nettamente in due parti, collegate però dall’utilizzo degli stessi elementi. La prima parte inizia con un dispiegarsi della melodia del clarinetto sopra un accompagnamento di tremoli degli archi. Seguono sezioni in cui si crea un dialogo tra l’orchestra e il solista. Gli elementi melodici vengono sviluppati e messi in diversa luce da cambi armonici e di figurazioni nell’accompagnamento. Il carattere malinconico si trasforma in drammatico nel finale di questa prima parte, con una grande crescita di tensione armonica e dinamica. Una cadenza del clarinetto solo ci porta nella seconda parte del brano che attacca quasi di sorpresa. Gli stessi elementi melodici e ritmici acquistano una nuova luce in questa parte energica che assume il carattere di una danza vigorosa. L’energia cresce culminando in un finale che impegna tutti al massimo.

Remembrance versione per clarinetto e archi video

Remembrance versione per clarinetto e pianoforte video 

La composizione è costruita con elementi ritmici e melodici della musica popolare albanese. Formalmente il brano si divide nettamente in due parti, collegate però dall’utilizzo degli stessi elementi. La prima parte inizia con un dispiegarsi della melodia del sassofono sopra un accompagnamento di tremoli degli archi. Seguono sezioni in cui si crea un dialogo tra l’orchestra e il solista. Gli elementi melodici vengono sviluppati e messi in diversa luce da cambi armonici e di figurazioni nell’accompagnamento. Il carattere malinconico si trasforma in drammatico nel finale di questa prima parte, con una grande crescita di tensione armonica e dinamica. Una cadenza del sassofono solo ci porta nella seconda parte del brano che attacca quasi di sorpresa. Gli stessi elementi melodici e ritmici acquistano una nuova luce in questa parte energica che assume il carattere di una danza vigorosa. L’energia cresce culminando in un finale che impegna tutti al massimo.