Composizioni per orchestra

La Sinfonia “Where eagles fly” è un omaggio alla mia terra nativa, l’Albania, e trae ispirazione dalla sua natura, dai luoghi, dalle tradizioni della popolazione e dalla sua storia. 
Essa è articolata in quattro movimenti contrastanti tra di loro ed è costruita con elementi melodici e ritmici provenienti da antichi canti albanesi. Il primo movimento si identifica con la natura, il cielo e le aquile, le montagne e i colori accesi. Inizia con un’atmosfera sospesa degli archi dalla quale emerge una stratificazione di interventi dei vari strumenti con motivi e piccoli tratti melodici che saranno in seguito ripresi, elaborati e trasformati anche nei movimenti successivi. Gradualmente si passa a una presenza sempre più materica degli strumenti fino a raggiungere il punto culminante in una densa sezione in cui si forma una melodia più ampia, contrappuntata da figurazioni contrastanti. In seguito tutto si scioglie di nuovo per concludere in una tessitura rarefatta. Sembra di ritornare dalla terra al cielo.
Un a solo del timpano ci porta a un secondo movimento molto contrastante. Qui l’atmosfera e molto terrestre e al centro ci sono le persone con le loro tradizioni. Il carattere è quello di una danza molto accesa. Vengono usati i ritmi 5/8 e 7/8, tipici della musica popolare, con diverse combinazioni interne. Sezioni omoritmiche si alternano a sezioni contrapuntistiche dove gli interventi motivici dei vari strumenti creano gradualmente textures con una densa stratificazione. 
Il terzo movimento si ispira alla storia ed ha un carattere più epico e narrativo. Un tema esposto nel grave da violoncelli e contrabbassi da il via a diversi interventi degli strumenti in combinazione. Per sottolineare un carattere più cupo e grave di questo movimento, i violini rimangono lungamente assenti per riproporre poi il tema iniziale in due sezioni dense e culminanti. 
Il quarto movimenti sintetizza un pò i precedenti e sembra mettere insieme la popolazione e la natura. Vengono usate delle textures più minimalistiche e abbiamo un’alternananza di ritmi 2/4, 5/8 e 7/8. Il carattere è danzante ma più leggero e gioioso rispetto agli altri movimenti. Nella parte centrale abbiamo un ritorno della sospensione e degli elementi motivici del primo movimento. La ripresa ritmica delle figurazioni minimalistiche e degli elementi di danza popolare ci portano a un finale che conclude in modo energico la sinfonia. 

Nata in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della nascita di Beethoven, la composizione vuole essere una lettera di ringraziamento rivolta al grande maestro. Essa è costruita con alcuni elementi tratti dalle sue sinfonie. Alcuni risultano molto evidenti all’ascolto, altri un po’ meno. La forma ricorda vagamente quella della forma sonata con un primo blocco dal carattere molto ritmico, una seconda parte che porta verso un secondo tema dal carattere più melodico. Segue uno sviluppo degli elementi esposti e ripresa variata che dopo un episodio di stasi che arriva in seguito a tanta tensione, conduce verso la chiusura energica del brano. Diversi gli insegnamenti Beethoveniani che hanno ispirato il brano: lo sviluppo di piccole cellule, forti contrasti dinamici, alternanza di momenti di tensione e distensione, interruzione improvvisa del movimento con episodi di calma che preludiano a nuove tensioni.

Prima esecuzione: Venice Chamber Orchestra; Lodi Luka, direttore; Mirano (VE)

Writing to Ludwig video live

La composizione per archi si ispira ad alcuni luoghi magici della Magna Graecia che hanno influenzato fortemente la storia e la cultura dell’umanità. Visitando le antiche rovine di questi luoghi in Calabria e in Sicilia ho pensato a loro come degli spazi viventi che continuano ancora ad influenzarci e a plasmarci. La composizione ha un carattere fortemente espressivo ed è articolata in diverse sezioni contrastanti. Il materiale melodico della prima sezione viene elaborato ritmicamente dando vita a diverse sezioni movimentate, per ritornare alla fine all’essenziale espressività iniziale. I contrasti caratterizzano la composizione dal punto di vista ritmico, armonico, dinamico e timbrico. Da sonorità di pienezza d’insieme si passa alla cantabilità delle singole sezioni strumentali che si scompongono ritmicamente come se prendessero vita in in continui ribattuti e passaggi agili. Il linguaggio è vagamente modale, volendosi ricollegare idealmente con echi di una civiltà antica. Si alternano armonie semplici e complesse in un gioco continuo di tensioni e rilassamenti. Si ritorna alla fine di questo viaggio all’espressività iniziali, fermandoci al massimo delle sonorità su un accordo sospeso

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Symphodance è una danza sinfonica per orchestra costruita su ritmi e temi che sentono l’influsso della musica balcanica e anche della musica dance. La composizione è costruita con l’alternanza di sezioni che mettono in evidenza le sonorità di diversi strumenti e gruppi dell’orchestra. Si fa riferimento alla grande tradizione classico-romantica ma anche alle tecniche dei compositori minimalisti. Il discorso musicale scivola con una cadenza veloce in un vortice di movimento.

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